Pigozzo / Rizzolli | L'area monetaria veronese | Buch | 978-88-6839-140-9 | sack.de

Buch, Italienisch, Band 8, 736 Seiten, KART, Format (B × H): 165 mm x 240 mm, Gewicht: 2140 g

Reihe: Studi storico culturali di Castel Roncolo

Pigozzo / Rizzolli

L'area monetaria veronese

Verona e il Tirolo
1. Auflage 2015
ISBN: 978-88-6839-140-9
Verlag: Athesia-Tappeiner Verlag

Verona e il Tirolo

Buch, Italienisch, Band 8, 736 Seiten, KART, Format (B × H): 165 mm x 240 mm, Gewicht: 2140 g

Reihe: Studi storico culturali di Castel Roncolo

ISBN: 978-88-6839-140-9
Verlag: Athesia-Tappeiner Verlag


Sulla base di una trasversale alpina ben protetta, che collegava l’Italia nordorientale con il Tirolo attraverso il passo del Brennero, si svilupava a partire della seconda metà del 12° secolo d. C. un area monetaria molto stabile, con la zeccha principale a Verona. Le zecche dalla cosidetta “area monetaria Veronese” avevano un’successo straordinario. Le monete, inizialmente coniate a Verona, si sono imposte prima a Trento e in seguito anche a Merano. Inoltre, queste monete, chiamate i “berner”, sono state imitate in numerose zecche del Norditalia. Il libro non è dedicato soltanto ai numismatici ed archeologici. Oltre a un corpus dettagliato delle zecche di Verona, Trento e Merano e le imitazioni emesse ad altri 22 siti, i due autori hanno posto un‘attenzione particolare sugli aspetti storici-economici di questa epoca. “Un lavoro legato alle migliori tradizioni della ricerca scientifica fondamentale, per cui questo libro promette di diventare e rimanere per lungo tempo una vera e propria opera basilare”, cosi Mark Mersiowsky, professore di Storia Medievale presso l’Università di Stoccarda nella sua introduzione a questo volume.
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Una delle tematiche più discusse dell’anno 2015 è costituita dal cosiddetto Grexit, ove si ipotizza l’uscita della Grecia dall’Unione Europea e la conseguente reintroduzione della dracma. Nella primavera di quest’anno, l’allora neocostituito governo greco, che già ora in autunno non è più in carica, aveva portato il Paese sull’orlo di una bancarotta, con le banche costrette a rimanere chiuse per giorni. La politica finanziaria e comunitaria attualmente in atto, ha avuto un effetto molto significativo: la gente si è resa conto dell’enorme importanza rappresentata da un’area monetaria. Per lunghe settimane la televisione, la stampa e internet ci hanno presentato e fatto capire la molteplicità dei fattori economici, politici, socioculturali e psicologici che hanno un peso determinante nella costituzione e nel mantenimento in vita di quest’area monetaria comune detta eurozona. Un effetto collaterale di tale esperienza potrebbe inoltre configurarsi in una maggiore sensibilità nel considerare l’importanza delle aree economiche e monetarie in una prospettiva storica a lungo termine, prospettiva da cui l’eurozona si trova ancora ben lontana . Ed è per questo che oggi forse riusciamo a comprendere meglio, rispetto a qualche anno fa, l’utilità di occuparsi scientificamente di tali questioni. L’eurozona è un’unione monetaria voluta dalla politica, ma che ancora ha bisogno di dimostrare la propria efficienza sia economica che politica. E per la storiografia i decenni rappresentano un lasso di tempo piuttosto ristretto. La presente opera è dedicata alla storica area monetaria creatasi tra l’Italia nordorientale ed il Tirolo, vale a dire nelle terre tra Verona ed il Brennero, in cui circolava moneta coniata secondo il piede veronese, denari che in tedesco venivano per l’appunto chiamati “berner”. Ma diversamente dall’eurozona, quella era un’area cresciuta e stabilizzatasi nel corso dei secoli. I due autori di questo volume si sono a lungo dedicati alla monetazione in queste terre in tempi ancora prevalentemente privi di fonti documentali alle quali poter ricorrere per ricostruire le vicende monetarie legate a quest’area. Di fronte a tale estrema scarsezza di testimonianze scritte, ci si doveva quindi impegnare in un vero e proprio lavoro da certosini per riuscire a ricomporre un quadro d’insieme, basato su minuziose analisi e valutazioni di innumerevoli monete rinvenute singolarmente o raccolte in ripostigli e tesoretti monetali. Ognuno di questi 9 ritrovamenti solleva una serie di piccoli problemi e domande a cui rispondere e quindi si devono elaborare specifiche cronologie e cartografie per riuscire a documentare l’evolversi della monetazione in quell’area con tutti i suoi continui avvicendamenti e mutamenti. La varietà delle monete presenti in un ripostiglio monetale, rivela anche i confini tra un’area monetaria e quelle adiacenti e sono proprio le diversità tipologiche e di provenienza delle monete a fornire importanti indicazioni sui rapporti commerciali intercorsi durante i vari periodi storici. Si tratta quindi di eseguire un’ingente quantità di singole e specifiche analisi, che alla fine diventeranno le tessere per comporre un unico grande mosaico. Un lavoro che i due autori hanno svolto con eccellente maestria. Per affrontare un compito così complesso ed arduo, ci vuole innanzitutto una grande padronanza dell’insieme di metodologie su cui è fondata la ricerca scientifica di base, sia quella storiografica che quella storico-economica, ma serve anche tanto lavoro di minuziosa selezione e cernita, per risolvere miriadi di problemi sia microscopici che macroscopici. Un lavoro legato alle migliori tradizioni della ricerca scientifica fondamentale, per cui questo libro promette di diventare e rimanere per lungo tempo una vera e propria opera basilare.
Prof. Dr. Mark Mersiowsky, Università di Stoccarda



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